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Note ed esperienzeFeromoni vegetali I contatti fra insetti, e fra
piante e insetti, avvengono attraverso segnali odorosi emessi da sostanze
volatili dalle due parti: i feromoni. La sensibilità dei soggetti interessati
a questi stimoli olfattivi è tale da permettere loro di percepirli e di reagire
ad essi anche a grandissima distanza. Questi
feromoni possono essere reciprocamente
graditi o ostili. Narcosi letale Voglio precisare il meccanismo d'azione di Geranium.Le componenti aromatiche gassose degli olii essenziali contenuti in Geranium, che come per magia superano la barriera della lucidatura, raggiungono i tarli e li fanno cadere in un sonno dal quale non si sveglieranno più. E' però consigliabile applicare Geranium dappertutto, e cioè non solo in superficie ma anche all'interno, nei cassetti, sul retro e sotto. L'applicazione fatta solo su una parte del manufatto (per esempio sulle parti esterne a vista) potrebbe far sì che i tarli fuggano dal gas per loro esiziale (l'essenza profumata) e si rifugino negli angoli più remoti del legno dove potrebbero forse sopravvivere nella "zona franca". Profumo di fiori Un manufatto ligneo trattato con
Geranium emanerà a lungo un soave
profumo di fiori, che si dissolverà senza lasciare traccia. Acidi grassi polinsaturi Geranium è
un prodotto biologico, stabile nel breve periodo (oltre un anno) ma anche
fragile. Per questo, nelle applicazioni, è necessario evitare molto accuratamente che un eccesso di Geranium (e precisamente la parte non accettata dal legno) ristagni negli intagli e negli interstizi dell'oggetto trattato. In sostanza, la quantità di Geranium "utilizzata" dal legno è davvero minima. Tutto il di più è superfluo, anzi molesto. Unica applicazione Per la mia esperienza,
un'unica applicazione fatta in modo integrale è sufficiente a stroncare tutti i
tarli presenti (a patto che l'oggetto non sia irreparabilmente compromesso).
Trattamento integrale del mobile Quando ci si accinge al restauro di un mobile antico - esaurite le eventuali necessarie operazioni di ripristino strutturale - sarebbe bene in primo luogo pulire a fondo e sterilizzare adeguatamente, e poi rifinire con la gomma lacca, ogni superficie nascosta del mobile (il retro, il sotto, l'interno, ogni lato dei cassetti, i ripiani interni, ecc.). Già questo rappresenta un primo forte deterrente per l'aggressione da parte dei tarli, il cui accesso è invece facilitato dal legno grezzo, che talvolta è solo piallato grossolanamente. L'aver "sigillato" le fibre del legno permette di trattare le superfici con Geranium, cosa che in prima battuta previene e sconfigge la presenza dei tarli, ma che conferisce poi anche all'interno del manufatto un valore aggiunto in termini di estetica e di accuratezza.Da ultimo il trattamento con Geranium verrà applicato a tutta la parte esterna, dove già esiste una lucidatura di vecchia data, forse in parte sbiadita o logorata dal tempo ma ancora sufficiente a fare da schermo al nostro prodotto. Prevenzione e profilassi antitarlo E' necessario attuare una attenta prevenzione, prima di tutto trattando al più presto con Geranium i mobili che rivelino la presenza di tarli, per eliminarli.E' indispensabile rimuovere dalla propria casa, ma anche da qualsiasi altro luogo prossimo, ogni manufatto ed ogni elemento ligneo, grezzo o non, che sia in uno stato di grave compromissione, perchè perfino Geranium potrebbe avere scarse chances di successo su un cancro del legno ad uno stadio molto avanzato (per un fattore di consumo dei principi attivi di Geranium analogo a quello prodotto da eccessiva pressione antropica su un territorio); e allo stesso modo in cui risulta vana ogni cura di un cancro umano ormai in avanzata metastasi. Il pericolo maggiore è tuttavia quello di contagio agli altri arredi. Un'opportuna misura di profilassi in una casa non ancora presa di mira dai tarli potrebbe essere, su tutti i mobili anche non antichi che lo consentono, un'applicazione periodica e parsimoniosa di Geranium, il cui aroma è anche un forte deterrente per le eventuali aggressioni provenienti dall'esterno.Pericolo contaminazione Mai lasciare immagazzinato del
legname (o dei mobili) pesantemente attaccati dal tarlo,
ovunque essi siano, nè sperare di poterne salvare le parti ancora
"sane", perchè il tarlo si riproduce e si diffonde senza tregua in
ogni direzione, e in progressione geometrica;
questi legni sarebbero destinati ad essere tutti divorati e digeriti, e
soprattutto rappresenterebbero fatalmente una pericolosa fonte di
contaminazione, non solo in loco. Età ed essenza del legno Quanto più il legno è vecchio e stagionato, ma soprattutto di essenza "forte", tanto più Geranium lavora in profondità, e il manufatto viene recuperato alla sua bellezza: sempre, naturalmente, se in precedenza lucidato, mai grezzo.Radica L'applicazione di Geranium sulle superfici di radica dovrà essere fatta con un pennello quasi pulito perchè nulla del prodotto possa insinuarsi e sostare nelle piccole screpolature naturali di questo delicato tipo di legno.Solo fibra vegetale Tempo fa ebbi modo di incontrare un anziano restauratore, che era collaboratore (per la parte lignea) e socio del forse più famoso maestro italiano dello strappo di affreschi. Fu lui a raccomandarmi di usare – per la manutenzione del legno, (ma anche del marmo) – soltanto cenci di cotone o di lino (cioè di fibra vegetale), possibilmente logori, perchè la lana, a suo dire, tende ad di incrinare, nel tempo, le fibre del legno. Oro zecchino
Così come predilige
i legni più duri e più pregiati,
Geranium rivela la sua nobile affinità anche con il
materiale più prezioso, l'oro ad altissima caratura. Cadaverini Non è mai così facile calcolare in modo preciso dopo quanto tempo il mobile risulti "risanato" dai tarli; ma è sufficiente verificare, a distanza di giorni, e poi di mesi, e nel tempo, che i tarli non si manifestino più (non "cantino" più, non producano più rosume). E poi i tarli tendono a non rimanere – e a non tornare – in un legno "nutrito", rivitalizzato, non più arido. Un esempio: qualche anno fa una mia amica trattò con Geranium il serramento di una sua porta finestra verso il giardino, a metà novembre. Nella primavera successiva dalle fessure dell'infisso emersero i cadaverini di una moltitudine di piccoli coleotteri xilofagi, che non diedero poi più segni di sè nel tempo. Il tavolo rotondo in palissandro d 'autore faceva un gran bell'effetto in soggiorno, col suo cappuccio di panno color aragosta in armonia con i cuscini delle poltroncine. Ma dopo vent'anni il panno ormai logoro e sbiadito deve essere sostituito. Sotto il cappuccio la sorpresa: il piano del tavolo è ridotto da far pietà, con scoloriture, esiti di contatti con il calore e perfino alcune piccole scalfitture fatte con un qualche arnese appuntito da sopra il tessuto. Il tavolo ha un aspetto desolato e si pensa inevitabilmente ad un decappaggio. Però, nelle more della decisione, si vuole fare un tentativo con Geranium. E' quasi un miracolo: all'unica applicazione il tavolo ridiventa "nuovo" al 99% e solo un occhio molto esperto può scovare ora sulla sua superficie un paio di zone impercettibilmente sbiadite, mentre anche le scalfitture sono diventate praticamente invisibili. A vent'anni dal trattamento il tavolo continua ad avere un aspetto magnifico e le venature del palissandro "risplendono": un altro successo da aggiungere al palmares di Geranium.Gli attaccapanni dei nonni Fra gli oggetti lasciati dai nonni c'erano due attaccapanni, a corredo della loro camera da letto degli anni '20. Si trattava di due tavole di un legno non identificabile su cui erano fissati i portabiti veri e propri in bronzo, in stile con i mobili. Ma nessuno li voleva, poichè si presentavano in condizioni miserevoli: scoloriti, grigiastri, spenti (ma fortunatamente intatti nella lucidatura). Io me li portai a casa e, piena di speranza, li trattai con Geranium. Ma rimasi presto delusa: gran parte della superficie si riprendeva, ma la zona intorno alle strutture di metallo non reagiva, non si modificava. Tentai più e più volte: nulla. Alla fine li installai così com'erano, praticamente bicolori, e me ne dimenticai. Quasi cinque anni dopo mi sorpresi constatando che i due attaccapanni erano tornati come nuovi, perfettamente recuperati. Geranium aveva lavorato molto molto molto lentamente su quello che ora si rivelava essere un durissimo legno tropicale (probabilmente una varietà di palissandro) e lo aveva riportato alla vita. Non credevo ai miei occhi. Grazie, Geranium! Tocco d'artista Un valente scultore di mia conoscenza non dimentica mai di accarezzare con un cencio leggermente intriso di Geranium le sue opere lignee, prima che queste vengano accolte nella sala di esposizione di una mostra.Piccolo cadeau Un'antiquaria della mia città usava corredare un mobile antico venduto (cassapanca, credenza, tavolo, ecc.) con una piccola confezione di Geranium, per incoraggiare il cliente a fare, nel tempo, una buona manutenzione dell'oggetto acquistato.Carta di Varese Nella seconda metà del secolo scorso era invalsa l'abitudine di foderare i mobili restaurati con carta di Varese, che veniva incollata direttamente sulle parti grezze a vista. Personalmente disapprovo fortemente questa pratica, che secondo me svilisce quel pezzo di arredamento (coprendo talvolta sporcizie e magagne), anche se nel profano ciò può indurre una accattivante impressione di ordine. Una mia conoscente possiede un
bellissimo imponente trumeau lombardo-veneto di fine 700. Manutenzione di sintesi Un giorno un'amica mi chiese
aiuto per il suo bellissimo tavolo da gioco del '700 in radica bionda di noce:
un oggetto di alto antiquariato. Dico alla mia amica che se vuole "riavere" il suo tavolo, che peraltro è in perfette condizioni e indenne da tarlo, non ha altra possibilità che farlo decappare e rilucidare. E' chiaro che il restauro e la manutenzione di mobili antichi di pregio non è cosa da affidare agli americani. Ciliegina sulla torta Un amico restauratore mi confidò una volta di applicare sempre un poco di Geranium sul mobile finito da consegnare al cliente, perchè in questo modo il legno appena restaurato acquistava maggiore morbidezza e luminosità.La finitura con Geranium - mi disse - era la ciliegina sulla torta del suo lavoro. Tarlo asiatico E' ormai giunto anche da noi
il tarlo asiatico, che sembra essere ancora più pestifero del capricorno, e
pericolosissimo
in particolare per il patrimonio arboreo.
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